Di seguito riportiamo un estratto tradotto dal volume “Smart Moves” della dott.ssa Carla Hannaford che ci aiuta a capire come le emozioni siano profondamente connesse alla nostra salute. Il Brain Gym, con i suoi semplici esercizi – in particolare quelli chiamati “Energetici” e “Per un atteggiamento positivo” – ci può fornire un valido aiuto per migliorare la consapevolezza delle emozioni che proviamo e il modo in cui le esprimiamo, aiutandoci a raggiungere un benessere più completo.
Il sistema immunitario è regolato dal sistema limbico. Negli anni ’80 alcuni ricercatori scoprirono dei recettori dei neuropeptidi e dei neurotrasmettitori nelle cellule del sistema immunitario, i monociti. I monociti sono un tipo di globuli bianchi che hanno un ruolo determinante nel sistema immunitario e migrano verso aree di infezione per distruggere gli organismi patogeni responsabili della malattia. Danni o lesioni all’ipotalamo (che si trova nel sistema limbico, come abbiamo visto) determinano cambiamenti nell’attività dei monociti e quindi nel sistema immunitario.
Il fatto che neuropeptidi e neurotrasmettitori siano connessi alle emozioni e al sistema immunitario suggerisce che emozioni e salute siano profondamente collegati. Se essere felice, triste, pensieroso o eccitato attiva la produzione di neuropeptidi e neurotrasmettitori nel nostro sistema limbico, allora le cellule immunitarie devono venire influenzate dalle emozioni…
Il cuore – direttamente collegato alle emozioni – produce un ormone (Atrial Natriuretic Factor, ANF) che colpisce ogni organo del corpo comprese alcune aree del cervello (amigdala) che regolano lo stato emotivo, influenzando l’apprendimento e la memoria. L’ANF opera in risposta a una forte emozione nel sistema limbico, incidendo sull’attività del talamo (e di conseguenza sulla pituitaria, ghiandola endocrina principale che agisce sulla regolazione corporea), sull’ipotalamo e la ghiandola pineale (che regola la produzione di melatonina)…
Ecco perché è così importante esprimere le proprie emozioni. L’espressione responsabile delle emozioni richiede un’integrazione di tutte le parti del sistema corpo-cervello nel momento in cui le emozioni vengono provate. Questo facilita il collegamento di introspezione e ragionamento con le emozioni.
L’apprendimento di questo processo comincia a 15 mesi e intorno ai 5 anni il bambino è in grado di collegare la ragione (dalla neocorteccia) con le emozioni; a 8 anni aggiungerà l’introspezione (dai lobi frontali) per rifinire le emozioni.
Quando le emozioni forti (paura, rabbia, tristezza per un’ingiustizia) non possono essere o non vengono espresse, rimangono irrisolte. Queste emozioni irrisolte finiscono per rimanere nel sistema nervoso simpatico, dove nel tempo si trasformano in paure e possono alla fine esplodere in rabbia e violenza, o manifestarsi internamente come malattie.
In entrambi i casi, viene stimolato uno stato di stress che lascia vulnerabile il sistema alle malattie e che inibisce ogni processo di apprendimento.
Al contrario, quando siamo in grado di esprimere responsabilmente le nostre emozioni, di fatto potenziamo il nostro sistema immunitario, portando un aumento di interferoni e interleuchine (che rendono le cellule invulnerabili agli organismi patogeni) e di dopamina nel cervello (che aiuta la salute dei nervi e la crescita delle reti neurali).